Mario Domenico Storari

Pubblicato in Critiche

Immagini di verità proposte dalla sua infaticabile ricerca sull’acquerello, che restano dentro di noi come una consolante memoria della presenza della Poesia. Questo e’ l’operare estetico di Giovanna Giorgini, pittrice di forte intensità e di così viva tensione che riesce a spogliare l’immagine da ogni peccato di illustrativismo per porsi su un piano di visione assoluta.

La Giorgini giunge a questi risultati con una tecnica difficile e impegnativa qual è l’acquerello, traduce tutta l’intensità della sua carica interiore nella forza espressiva di un segno che delimita i contorni di un fiore o nell’intensità comunicativa di effetti cromatici ai quali deferisce il compito di raccogliere impressioni e sensazioni lasciate da un paesaggio.

Le opere di Giovanna Giorgini si elevano su un piano estetico sgombro da preoccupazioni stilistiche che con una pittura viva ed interamente affidata ad una creatività ricca di fantasia e di sensibili vibrazioni cromatiche.

Pittura sicuramente di immediata fruibilità, quella della Giorgini, non per semplicità di intenti e di realizzazioni, ma piuttosto per evidente collocazione storica, riferimenti culturali, modi di sentire e fare arte appartenenti alle poetiche più autentiche, sincere offerte del nostro novecento.

Una pittura, insomma, ariosa,delicata,tenue,vibrante e sintetica, con una struttura che non ha nulla da invidiare a quella dei grandi maestri.

Un richiamo alla tradizione, avvertito come esigenza profonda e non come sfogo superficiale di citazioni arcaiche: sempre e solo un dettato coerente. Un esempio di cultura pittorica, filtrata attraverso una sensibilità purissima.

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