Alessio De Luca

Pubblicato in Critiche

Giovanna è Donna imprevedibile, orgogliosa, indomita, verace, come i suoi acquerelli.
Giunta su questa terra da una dimensione dove gli elementi principali non sono il silicio e l'ossigeno, riversa nel mondo reale la sua dimensione onirica, facendo concrete le idee che divengono sensazioni e quindi stati d'animo sui suoi lavori che lasciano fuggire isotropicamente la luce senza nessuna direzione privilegiata. L'occhio si perde così nei chiaroscuri delle sue rocche, nelle tinte soffuse dei suoi paesaggi, nelle volute diafane dei suoi fiori, alla ricerca di un mondo che è tanto semplice da vedere quanto impossibile da inquadrare.Con Giovanna gli strati di lettura di un dipinto convincente si dispiegano insieme al tocco del suo pennello che non è mai scontato perché scontata lei non lo è, e quindi ci si ritrova nel cercare il ricordo di quel sogno che ci portiamo appresso e che alla fine del sonno non riusciamo ad inquadrare perché diafano e sbiadito. Giovanna lo fissa, lo rende concreto, dandogli forma e corpo, forza e tenacia, riportandolo a noi così come doveva essere. I suoi soggetti si mescolano, si trasformano e si fondono, divengono creature dai petali di pietra, paesi che pulsano di cuori e vibrano di pensieri, a colmare un tutto che prima di allora era solo un supporto pronto ad accogliere la sua anima.Non si risparmia, non teme di lasciarsi scoprire, lascia scorrere il suo Io liquido senza infrastrutture e preconcetti, semplicemente raccontandosi e raccontandoci il suo sogno che torneremo a trovare immancabilmente nostro.

"Questa per me sei tu."


Fiori di Pietra ... Anime affini...

A volte capita, capita che incontri per caso qualcuno che della tua vita farà parte, anime che viaggiano in questo spazio tempo di mondi paralleli che forse non si incontreranno mai. Vibrazioni ancestrali, sentimenti condivisi, anime affini che combattono e vivono lottando ogni giorno solo perché ogni giorno sia un giorno migliore.

A volte capita che questo incontrarsi di molecole, atomi e cellule, divenga qualcosa di grande, una scintilla di vita che dà origine al tutto, alla creazione di un connubio che si può definire solamente come affinità elettiva.

Anime affini quella di Giovanna e la mia, che insieme, non importa se di lontano o dietro l'angolo, raggiungono luoghi dove la gente comune non metterebbe mai piede, invenzioni neurali che il cervello crea, idee che prendono forma e realtà che si solidifica in immagini che nascono, evolvono e crescono, per rappresentare la vita e quello che spesso le manca, un racconto schietto e onesto di quello che semplicemente è.

Giovanna crea i suoi fiori e le sue rocche con la forza del sogno che ricordiamo al mattino, giardini e castelli fatti di orizzonti sconfinati, mentre nel pallore diafano delle sue stagioni che rincorrono la trama del supporto che era bianco ritroviamo la storia delle nostre vite, la storia di tutte le storie.

Generosa nei dettagli che lasciano spazio alla fantasia di chi osserva, si lascia trasportare dalla forza che la spinge, mentre i colori si mescolano in laghi di emozioni e scorrono in fiumi di passione verso il mondo segreto che attraverso i suoi pennelli condivide con il resto del mondo.

Se i sentimenti sono fatti di impalpabili percezioni e vibrazioni infinitesimali che attraversano l’infinito alla ricerca di qualcosa in cui rispecchiarsi, è proprio alla fine del tutto che i sentimenti tornano ad essere il filone portante di quello che muove i nostri passi. L’arte trascende ogni cosa, la lontananza non è mai abbastanza per diventare mancanza, sormonta l'infinito e di nuovo ripiega su se stessa per dare concretezza a ciò che ha dato inizio al tutto, il sogno.

Alessio De Luca


 

 

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